Imparare ad Ascoltare i Segnali del Corpo per una Maternità più Serena

Siamo donne, siamo madri, siamo sempre in movimento: lavoro, casa, figli e tempo libero. Le nostre giornate sono un susseguirsi di azioni e movimenti continui e molto spesso abbiamo poco tempo per dedicarci a noi stesse e per ascoltare il nostro corpo. Quello di cui ti voglio parlare oggi riguarda proprio questo: la consapevolezza corporea.

Come sappiamo, il nostro corpo è una macchina ed è progettato per raccogliere un numero infinito d’informazioni che vengono inviate al nostro cervello. Quest’ultimo riceve, registra e ascolta questi segnali: è proprio questa la consapevolezza corporea, una consapevolezza che tutte noi abbiamo. Il più delle volte però, non usiamo nel modo giusto questo tipo di ascolto, come quando sentiamo un dolore a cui non diamo peso o un affaticamento più forte. Sono tutti segnali che il nostro corpo ci manda per dirci di fermarci e riprendere fiato. Ma come fare?

La consapevolezza corporea racchiude al suo interno un numero notevole di percezioni, che possiamo così definire:

  • Consapevolezza dello spazio: è la capacità del nostro corpo di posizionarsi in relazione ad altri oggetti che ci sono vicini nel tempo e nello spazio;
  • Propriocezione: è la percezione della posizione e del movimento del nostro corpo;
  • Interocezione: è la percezione dello stato interno degli organi e del sistema cardiovascolare.

Anche tutte quelle sensazioni minori, come il freddo, il caldo e la tensione sono percezioni del nostro corpo: sempre presenti ma che tendenzialmente silenziamo, mettendo i loro input in secondo piano.

Quindi il nostro corpo ci manda segnali continuamente, ma noi siamo troppo impegnate per dar loro peso. Il nostro corpo ci parla e noi dobbiamo imparare ad ascoltare anche il più piccolo dei sussurri, non possiamo ignorare i suoi messaggi. Dobbiamo immaginare il nostro corpo come il primo interlocutore della nostra vita, quello che ci parla delle nostre emozioni interne e dei nostri stati d’animo.

Ascoltare e parlare al nostro corpo ci aiuterà a conoscerci meglio per avvicinarci a una nuova prospettiva di emozioni. Grazie alla consapevolezza corporea possiamo prendere contatto con il nostro corpo nella sua globalità. Quindi il nostro obiettivo è riconoscere le comunicazioni, anche le più piccole, che il corpo ci manda e capire come riappropriarci di quella consapevolezza.
Vediamo come poter prendere coscienza del nostro corpo.

Il punto di partenza è iniziare a osservarci con maggiore curiosità: lascia da parte il giudizio negativo e parla al tuo corpo in maniera accogliente, prendendo contatto con le sensazioni per come si presentano al momento.

In seguito dovrai ampliare il tuo livello di attenzione e di percezione: convoglia i pensieri verso uno stimolo specifico e amplia la capacità di dettagliare tutte quelle informazioni che ricevi dai tuoi sensi.

Questi due step ti serviranno a raggiungere obiettivi che stimoleranno la consapevolezza del tuo corpo:

  • Sarai in grado di notare le sensazioni corporee: le sensazioni che arriveranno potranno raggiungere un più alto livello di consapevolezza;
  • Sarai in grado di ascoltare il tuo corpo e accettare, senza giudizio;
  • E infine potrai rispondere al tuo corpo: quindi agire in linea alle informazioni che il corpo ti trasmette e smetterai d’ignorarle e procedere nel senso opposto.

Questo allenamento non solo ti renderà più forte, ma avrà anche benefici sulla tua vita privata e sociale: sarai in grado di controllare lo stato delle emozioni, potrai riconoscere i segnali corporei, sarai più empatico e migliorerai i comportamenti relazionali. E sarai anche più energica.

In conclusione, ascoltare il proprio corpo ci porterà a un livello superiore di consapevolezza ed eliminerà quel senso di allarme che troppo spesso pervade le nostre vite. Dovrai essere costante e allenarti ogni giorno per portare la tua attenzione agli stati fisici non emotivi e più frequenti.

Se ti va, dimmi com’è andata e che rapporto hai con il tuo corpo: sai ascoltarlo? Riconosci i segnali che ti manda? Sai come gestirli?